Il giorno mangia la notte: il graditissimo esordio di Silvia Bottani

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Silvia Bottani

Se tutti gli esordi nostrani fossero come quello di Silvia Bottani, che ho appena terminato di leggere, significherebbe che la narrativa italiana esiste eccome e soprattutto che gode di buona salute.

Il giorno mangia la notte, appena pubblicato da Sem Libri, è un romanzo dentro il quale c’è così tanta buona scrittura e così tanta vita che si fa davvero fatica ad accantonare i suoi protagonisti e le loro vicende.

Il giorno mangia la notte: ambientazione e personaggi

Quella narrata da Silvia Bottani ne Il giorno mangia la notte è, infatti, la storia delle vite di tre sconosciuti che si incontrano all’improvviso e finiscono per intrecciarsi tra loro, creando una sorta di legame insolito e indissolubile che li condurrà in un vortice di eventi, di emozioni e di sensazioni sullo sfondo di una Milano sempre più violenta e in decadenza.

Ne Il giorno mangia la notte c’è Giorgio, un ex pubblicitario sul lastrico, che trascorre il suo tempo a scommettere e ad ubriacarsi, che confida nella grande occasione per dare una svolta alla sua vita ormai sull’orlo del baratro, per tornare a frequentare i giri giusti ma soprattutto per riacquistare la dignità e per provare a riconquistare suo figlio e la sua ex moglie; poi c’è Stefano, il figlio di Giorgio, un giovane e promettente avvocato ma anche un ragazzo spavaldo, violento e neofascista, che crede profondamente nei suoi ideali politici e che non si crea scrupoli pur di raggiungere i propri obiettivie infine c’è Naima, una ragazza italiana di origine marocchina che lavora come insegnante di sostegno e che nel tempo libero frequenta la palestra, nella quale era giunta per fare danza e dove si ritrova a praticare kickboxing, con l’obiettivo di scacciare – attraverso i pugni e i guantoni – tutti i suoi demoni.

E così, in una umida e afosa sera d’estate, il destino dei tre protagonisti viene ridisegnato da una serie di eventi che uniranno le vite di Giorgio, Stefano e Naima, partendo proprio dall’aggressione e dallo scippo perpetrato ai danni della madre della giovane ragazza e sfociando in una serie gli eventi collaterali che li farà più volte scontrare, che metterà a dura prova i loro nervi e che li farà collidere continuamente come in uno strano e perverso combattimento.

Silvia Bottani

Il giorno mangia la notte: mettere il corpo al centro

Silvia Bottani nel suo Il giorno mangia la notte, porta in scena una storia che mette il corpo fisico al centro di ogni cosa – spesso arrivando a scarnificare dialoghi e descrizione – e lasciando che esso esprima emozioni e sensazioni nella sua più completa naturalezza: il fisico non come oggetto materiale bensì come veicolo capace di comunicare concetti che non sempre possono essere tradotti in parole.

E anche quando la violenza sembra avere il sopravvento sul resto, facendo uscire il lato peggiore da ognuno dei protagonisti e apparendo in perfetta sintonia con quello della periferia milanese – piagata dalla droga, dalla prostituzione e dai negozi etnici – e del tempo che continua a scorrere veloce, quasi come se ci si trovasse sopraquel ring tanto caro alla bella e complessa Naima, ci si accorge che ognuno dei personaggi presenti ne Il giorno mangia la notte, è alla ricerca di qualcosa: chi intendeemergere politicamente, chi vuole tagliare le radici con le proprie origini e chi, invece, cerca semplicemente il proprio riscatto personale.

In fondo, Giorgio, Stefano e Naima, sembrano essere accomunati da un unico comune denominatore: il dolore, che ognuno di loro cerca di placare a proprio modo, chi attraverso la violenza, la boxe oppure l’alcool e il gioco d’azzardo eppure tutti loro sembrano avere semplicemente bisogno di una cosa sola: l’amore soprattutto nei confronti di sé stessi.

Ho apprezzato molto questo libro di Silvia Bottani perché è spietato e diretto come uno dei pugni che potrebbe tirare la bella e coraggiosa Naima, ha la stessa voglia di emergere che ha Stefano ed è lucido come la consapevolezza fallimentare che possiede Giorgio ma soprattutto perché parla dell’ unica cosa di cui siamo tutti profondamente interessati: la vita vera con le sue vette e i suoi abissi.

Il giorno mangia la notte, Silvia Bottani, Sem Libri, 2020 pp. 277.

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