Quaderno ideale di Brenda Lozano: un nuovo talento tutto messicano

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Devo ammettere che finora le poche autrici messicane che ho letto non hanno mai deluso le mie aspettative, anzi, alcune di loro sono proprio entrate di diritto nella mia personale selezione di autrici preferite in assoluto. E sto parlando di autrici del calibro di Guadalupe Nettel e Jazmina Barrera mentre, faccio mea culpa e ammetto, invece, che mi manca leggere Valeria Luiselli poiché l’unico tentativo fatto finora con un suo libro è miseramente naufragato ma sono più che sicura di esser partita dal libro sbagliato e che ci riproverò al più presto.

E così anche Brenda Lozano, autrice nata a Città del Messico nel 1981, si aggiunge alla lista di autrici messicane che hanno soddisfatto ampiamente le mie aspettative.

Brenda Lozano

Confesso che le prime pagine di Quaderno ideale mi avevano leggermente spiazzata perché non riuscivo a comprendere bene dove l’autrice volesse andare a parare e soprattutto che tipo di libro effettivamente avessi sottomano ma proseguendo con la lettura sono, piano piano, entrata nel suo mood e ho scoperto un libro molto arguto, intelligente e di cui ho sottolineato diversi passaggi.

Cambiare. Disconoscersi è più importante di conoscersi.

pp. 10

La voce narrante del libro – presumo quella della stessa Brenda Lozano – è molto simile ad una sorta di moderna Penelope che, invece di tessere la tela, prende appunti di vario genere sul suo quaderno mentre il suo amato è in viaggio in Spagna e ne attende impaziente il ritorno e nonostante qualche piccola ridondanza – ad esempio: la continua invocazione dell’amato -, due cose mi hanno profondamente colpita: la sua ossessione nel volersi trasformare in una rondine e verso i nani che sembra incontrare dappertutto.

Insomma, un libro scritto sottoforma di frammenti nei quali ogni lettore potrà trovare spunti e connessioni diverse ma soprattutto un prezioso esercizio narrativo attraverso il quale l’autrice racconta e sperimenta anche sugli innumerevoli ed improbabili modi di utilizzare il suo prezioso e inseparabile quaderno.

Un quaderno ideale sa, prima di tutto, che non può essere ideale perché l’ ideale è qualcosa che è sempre un passo oltre e non davanti a te, penna Bic.

pp. 19

In alcuni punti mi ha fortemente ricordato la Sheila Heti de “La persona ideale, come dovrebbe essere?” quando s’interroga appunto su come dovrebbe essere la persona ideale mentre in questo caso Brenda Lozano, attraverso la sua scrittura e i suoi appunti, continua ad interrogarsi su come dovrebbe essere invece un quaderno ideale.

Le disgrazie, le difficoltà, gli ostacoli hanno un valore. I tempi difficili obbligano a guardarsi dentro. Ad ascoltare, a osservare. L’ avversità si può trasformare in forza.

pp. 108

Bel libro, mi è inaspettatamente piaciuto molto e credo che terrò fortemente d’occhio questa giovane autrice messicana.

Quaderno ideale, Brenda Lozano, Alter Ego, 2022 pp. 210. Traduzione Giulia Zavagna.

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