Memorizzare le letture: 7 consigli pratici

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Memorizzare le letture: 7 consigli pratici

Ogni volta che mi trovo dinanzi ai non lettori – premetto che non ho assolutamente contro i non lettori anzi buona parte delle mie amicizie e delle mie abituali frequentazioni, sono non lettori e mi trovo benissimo con loro perché condividiamo altre esperienze e abbiamo altri interessi in comune – per giustificare il fatto che essi non leggono, mi sento dire frasi tipo: “Non leggo perché poi non mi ricordo ciò che leggo” e tutto questo mi fa piuttosto strano. E a questo punto, preferirei davvero sentirmi dire: “Non leggo perché non mi piace farlo e preferisco dedicarmi ad altro” semplicemente perché credo che tutti siamo dotati di un cervello e di una memoria, capace di immagazzinare un numero indefinito di dati.

L’importante è allenare il cervello e la memoria, esattamente come facciamo con i muscoli del nostro corpo quando andiamo in palestra oppure quando svolgiamo una qualsiasi attività fisica, per migliorare la tecnica, le prestazioni e la resistenza fisica. Quindi la stessa cosa credo che valga con il cervello e con la memoria, che ne pensate?

Nel frattempo, per cercare di mettere d’accordo tutti e per dimostrare che la lettura non è assolutamente una pratica elitaria, ho pensato di stilare una piccola lista contentente ben sette consigli pratici o meglio, il mio personale approccio alla lettura in sette mosse.

7 consigli pratici per memorizzare le letture

  • Mai leggere più libri alla volta: personalmente non leggo mai più libri contemporaneamente perché mi piace concentrarmi solo su una determinata lettura e dargli tutta l’attenzione necessaria e che merita. Leggendo più libri contemporaneamente c’è sempre la possibilità di confondere le trame, i personaggi, le ambientazioni ed è un po’ come avere una relazione sentimentale con diversi partner in contemporanea, non credo sia una cosa bella, piacevole ma soprattutto semplice.
  • Leggere preventivamente la trama: aiuta a capire e selezionare il libro che abbiamo intenzione di iniziare a leggere. Se mi rendo subito conto che una trama non è minimamente nelle mie corde, non mi imbatto proprio nella lettura perché il rischio di prendere una cantonata colossale è davvero altissimo. Inoltre, questo punto occorre seguirlo scrupolosamente soprattutto per preservare l’incolumità dei potenziali passanti, che potrebbero trovarsi a passare sotto la nostra finestra di casa, nel momento esatto in cui scagliamo dalla finestra un potenziale libro errato. Con questo è possibile evitare lanci pericolosi e dannose denunce.
  • Leggere l’introduzione: dopo aver letto la trama del libro, solitamente mi accingo a leggere l’introduzione dov’è chiaramente presente. Una volta terminato il libro, tendo comunque a rileggere l’introduzione, per carpire le eventuali differenze e per fare una sorta di refresh generale dell’opera che ho appena terminato.
  • Sottolineare: solitamente tendo a sottolineare delle parti salienti, dei passaggi interessanti o delle frasi che mi hanno particolarmente colpita, all’inrno del libro che sto leggendo. Ovviamente, la sottolineatura, la faccio solo ed esclusivamente con la matita, così una volta terminata la lettura, posso tranquillamente cancellare tutto perché non amo i libri tutti impiastricciati. Su questa cosa, sono piuttosto maniaca e rigorosa.
  • Annotare: quando leggo, cerco di avere sempre accanto un taccuino, nel quale poter annotare impressioni, considerazioni o spunti, che successivamente mi serviranno per tracciare il profilo e il giudizio finale sull’opera letta. Attenzione, non è minimamente importante la forma, la marca o il colore del taccuino, bensì è importante tutto quello che ci scriviamo dentro.
  • Fare un refresh dell’opera: solitamente tendo ad arrivare ad un certo punto dell’opera e a fare un resoconto mentale o anche scritto, di tutto quello che ho letto sino a quel punto. Lo faccio magari dopo un certo numero di pagine o di capitoli – se si tratta di capitoli un po’ lunghetti – e mi serve soprattutto per capire come sta evolvendo il libro e la lettura. Mi sta piacendo il libro oppure no?
  • Leggere in formato cartaceo: chiaramente, questo è un punto molto personale e con questo, non voglio aprire alcuna polemica legata ai libri digitali. Me ne riguarderei bene. Semplicemente, io leggo solo e soltanto su carta perché non sono assolutamente capace di leggere nei vari formati digitali e non possiedo alcun supporto digitale per leggere i libri, inoltre, trascorro molte ore dinanzi al pc, per ragioni lavorativi e leggerci persino i libri, sono certa che mi ucciderebbe totalmente. Faccio parte di quella categoria di persone che ha ancora bisogno del contatto fisico e olfattivo con il libro.

E se non ho memorizzato niente?

Se nonostante la stretta osservanza dei salienti punti, non vi è rimasto praticamente nulla della lettura che avete appena terminato, non spaventatevi. Forse la colpa non è vostra ma semplicemente del libro che avete letto e del fatto che non aveva assolutamente nulla da dirvi.

Andate avanti senza timore, gli scaffali delle librerie e delle biblioteche, sono pieni zeppe di libri  bellissimi e nelle vostre corde, che aspettano solo di essere letti da voi.

 
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